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Un
papà da… favola
Da
quando i miei genitori si sono separati, io sto con la mamma. Dal
papà ci vado il giovedì pomeriggio, e poi una domenica sì e una
no, per tutto il giorno, fino al lunedì mattina. Mi piace tanto
stare col mio papà. Lui mi porta sempre in giro, mi fa vedere cose
nuove, in casa gioca con me, e la sera della domenica, quando mi
corico nel lettone con lui, mi racconta le favole. E’ fantastico
il mio papà perché lui conosce davvero i personaggi delle favole e
spesso li presenta anche a me. La settimana scorsa, per esempio,
abbiamo incontrato Alice, quella del paese delle meraviglie, e siamo
andati a pranzo insieme. Qualche volta andiamo a trovare Biancaneve
che abita in campagna con i sette nani, ma i nani non li ho visti
mai, perchè sono sempre al lavoro. Lei è gentile e ci offre la
cioccolata con i biscotti. In casa telefona anche una Lucia che
vuole parlare con papà. Lui dice che è la nonna di Cappuccetto
Rosso, che è noiosa e mi fa dire sempre che non c’è. L’estate
scorsa in crociera è venuta con noi
la Sirenetta. Di
giorno era sempre senza reggiseno, ma non aveva la coda di pesce
perché quella le viene solo quando sta in fondo al mare. Dormiva
nella cabina accanto alla nostra, era bellissima, allegra e molto
affettuosa col mio papà. Finita la vacanza non l’abbiamo vista più,
perché è tornata nel suo regno marino.
I
personaggi delle favole che conosce papà sono tutte donne e si
vestono con gli abiti normali. Lui dice che è così perché i
personaggi non sono sempre nelle favole, e quando sono nella vita
normale, cioè nella realtà, sono come noi.
Più
di tutte, mi piace Pokahontas, perché pratica un sacco di sport, e
quando usciamo con lei c’è da divertirsi, però è anche un po’
nervosa, e quando si arrabbia spacca tutto. Allora pure il mio papà
si arrabbia e la manda a quel paese. Io ci resto male, ma non posso
farci niente. Non credevo che Pokahontas fosse così nervosa.
Oggi
sono un po’ nervoso anch’io. Ieri sera, che era domenica, mi
sono addormentato nel lettone e mi sono svegliato sul divano del
soggiorno. Allora mi sono alzato e sono andato in camera. Papà era
già sotto la doccia, ma nel lettone c’era una bella ragazza che
dormiva con tutti i capelli biondi sul cuscino del mio papy. Ho
aspettato che lui uscisse dalla doccia e poi gli ho chiesto chi era
quella. Mi ha risposto: “E’ la bella addormentata… E chi se
no?”
“Ma
perché si è addormentata qui? – ho detto – e poi, scusa,
dormirà qui per cento anni”?
“Ma
no, sciocchino – mi ha risposto – i personaggi delle favole,
quando escono dalle favole fanno una vita normale, te l’ho detto
tante volte. Questa adesso si sveglierà, e quando verrai la
prossima volta, non la troverai più, stai sicuro. Adesso vestiti
che si va a scuola”.
Per
la verità sono un po’ confuso, e gliel’ho pure detto a papy, in
macchina, mentre mi accompagnava a scuola. Ma lui ha detto di non
preoccuparmi perché quello che non capisco adesso lo capirò a suo
tempo. Poi mentre scendevo dall’auto, mi ha sorriso e mi ha
strizzato l’occhio, da uomo a uomo. Mi ha anche incaricato di
salutarle la nostra fata, che poi è la mamma.
Ma
sì, il mio papà è proprio fantastico e non lo cambierei con
nessun altro. E, anche se la mamma dice che non bisogna credere alle
sue favole, a me va bene lo stesso, perché le favole sono belle
anche se non sono vere.

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